All’interno del circuito off di “Fotografia Europea”, una selezione di opere del compianto valdostano, a partire dagli anni '70. A Reggio Emilia, fino al 12 giugno.
Dal mosso fotografico al collage, dalle cancellazioni all’intervento pittorico, Giorgio Ciam (Pont-Saint-Martin, Aosta, 1941 – Torino, 1996) sperimenta il linguaggio fotografico all’interno d’un percorso di ricerca che ha nell’identità il proprio focus d’indagine. Ricerca ossessiva e seriale la sua, dove affiora il retrogusto performativo del corpo come territorio di relazioni complesse, di attraversamenti, di sdoppiamenti, di trasformazioni e passaggi che resistono all’occhio dell’obiettivo e allo sguardo dello spettatore. A cura di Elena Re, la mostra presenta una selezione di opere – che provengono direttamente dall’Archivio Giorgio Ciam – che ripercorre il lavoro dell’artista dagli autoritratti della metà degli anni ’70 a quelli che precedono la sua scomparsa, dove la figura si dissolve in campiture ai limiti dell’astrattismo e l’identità rinuncia a ogni definizione formale.
Giulia Simi
Giorgio Ciam – Percorsi di ricerca
www.fotografiaeuropea.it
http://www.artribune.com/2011/06/corpo-e-identita-e-la-fotografia-di-giorgio-ciam/
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